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Virale
01:23
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- Strumentale -
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2. |
Il Ruolo Del Perdono
04:30
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Alzati
E prova a reagire
Carica di benzina le tue bottiglie senza etichetta
E fai fuoco sui gradini del tuo pianerottolo
Il tuo vicino non ha colpe
Il tuo vicino sei tu
Perché parlare equivale a non parlare
E’ il ruolo del perdono che cola sull’asfalto
Si apre e ti ingoia
Si apre e ti ingoia
Perché non c’è strada sulla quale strisciare
Non c’è aria per la quale soccombere
Non c’è livore in cui rovistare
Fermati
Riprendi fiato
Taglia la gola dei tuoi assassini
Prima che facciano il loro dovere
Loro stessi non hanno colpa
Perché loro sono quello che tu vorresti essere
E vivono accarezzandoti il volto
Digiuni
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3. |
Le Lacrime Di dio
03:26
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È solo quello che non vedi che ti fa paura?
Immagina un fiume lungo quanto le lacrime di dio
Prova a sentire l'impeto della sua pancia gravida, simile al bagliore di due occhi puntati nel buio
Ora immagina il suo odore pungente
L'incedere senza fine delle sue acque
Animali bavosi in abito da sera
Vedere lampi di vernice e materia organica che bolle
Ecco, Andrea… eccoti il mio mondo
Un piccolo alfabeto numerico fatto apposta per farti impazzire
Un viaggio sodomita per infilare l’occhio nella tua collezione di paure
Immagina un fiume lungo quanto le lacrime di dio
Ora impugna una lama e prova a specchiarti
Vedrai che i tuoi occhi non sono altri che i miei
Ieri sera ho sentito l'effetto del mio cranio sul vetro
Il disegno di un sole nero inciso sul petto
Mentre tu ridevi al Mercato degli Inetti
Queste sono le lacrime di dio
Le riconosci?
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4. |
Arianna Tace
04:15
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Arianna non riesce a dire nulla che non sia banale
Lei risponde alle piccole provocazioni
Ai suoi sensi di colpa
E getta in faccia bicchieri di acqua gelata ai suoi intrepidi avventori
E li divora
Li divora come se fossero piccoli insetti schiacciati sul davanzale
Patetici scorpioni pieni di controsensi e insicurezze
Poi un giorno di settembre decide di tacere per sempre
Arianna smette di voler capire cosa non va
Abbassa la serranda e smette di sgozzare gli uomini con le sue parole.
E tace.
Arianna non riesce a fare nulla che non sia banale
Esce di casa e pensa alla gente che incontra
Al loro cuore scaduto come uno yogurt
Arianna ama fermarsi sul ciglio della statale
Dove ammazzano le prostitute a coltellate
E alla fine ne piange la bellezza
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5. |
Cibolesbico
03:22
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Adesso cerca di capire
Non voglio certo metterti fretta
Il piatto è ricolmo di ogni ben di dio
E tu sei così colma di sesso
Vieni qui, sdraiati
Devo solo frugare nel tuo cervello
Appiattire il mio seno contro il tuo
Sono l’amministratore del tuo condominio, ricorda!
E adesso crolla
Crolla sotto il peso dei miei occhi
Di fradicio ce n’è ben poco, credimi!
Semina il tuo senso del pudore
E le lacrime ti lasceranno nuda come la pietra
Sulla terra dell’inferno…
Scommetto che senti i morsi della fame
Sono il tuo cibolesbico
Mi attacco a te come un parassita
Ma credimi, ne vale la pena…
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6. |
Asso Di Spade
04:27
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Sei sdraiato per terra
Immobile
Non riesci a muovere un muscolo
E il letto è a un passo da te
Puoi vedere la tua testa rasata riflessa nello specchio, in fondo alla stanza
Sono anni che non riesci a dormire
Sono anni che la tua schiena si spezza ogni mattina Ma questa volta è diverso
Ieri sera hai tentato il tutto per tutto
E lo hai fatto
Ma qualcosa non è andato per il verso giusto
E ora non c’è altra via che tremare sul pavimento di questa stanza all’ultimo piano
Arrivano le scariche elettriche e la schiena non tiene.
Pensi a tuo figlio, al tuo divorzio.
Al tuo cane che ora ti lecca il braccio
Quello dove hai infilato la spada con la medicina
E hai solo voglia di morire
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7. |
Sabato D'Inverno
03:22
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Il momento in cui è necessario mantenere la calma lo riconosci subito.
Qualche istante prima il pasto fila liscio come al solito ma poi, all’improvviso, le cose prendono un’altra piega.
E’ come se uno straccio imbevuto di petrolio ti si infilasse direttamente nella bocca dello stomaco.
Arriva così, come un ladro che bussa alla porta di un sabato d’inverno e poi te la sfonda a calci.
E allora cerchi di controllare il respiro.
Il cervello rallenta i colpi inferti alla gola.
Ma la calma non è sufficiente!
La calma non è sufficiente…
Mentre il tempo restringe i tuoi denti, acidi e muscoli strisciano come polvere verso il niente.
E provano a morire.
Si finisce in bagno, sempre.
Una specie di gelatina prende possesso di tutto, anche del tuo cuore.
E quando ritorna è esattamente come un machete che riversa il suo odio su una bambola.
I suoi capelli e il suo stomaco.
Solo io non sento quello che vedo io…
Solo io non sento quello che vedo io…
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8. |
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Lei è diversa da me.
E' la mia assicurazione sulla vita, il mio TFR
Un calcolo matematico che torna sempre.
Un'equazione perfetta.
E tu sei l'unica persona che fa girare tutto
L'ingranaggio e i pistoni.
Il petrolio e la scintilla.
Il frastuono e le mie lacrime
Che arricchiscono il tuo ego
Perché tu non muori mai?
Anche tu non muori mai?
D’accordo? D’accordo?
Perché il tempo è finito
E c’è odore di olio bruciato qui in cucina
Ti ricordi quel pomeriggio?
Quel pomeriggio dove tutto sembrava andare a cento all'ora?
Il caffè macchiava i tuoi abiti e io sapevo che la stanza sarebbe crollata sotto il peso di noi due.
Sotto il peso di noi due.
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9. |
Labirinto Di Cani
04:32
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(Prova a restare calmo…)
Il ghiaccio che cola
Su un lungo giardino
Il vento, il freddo
E loro alle spalle
E poi arrivano, avanzano
Lo sguardo dietro la nuca
Mentre io corro, striscio!
Le urla scomposte a cavallo di un tempo che ringhia
Che scorre fino allo zenit
Fino in fondo
Nel labirinto di cani
Nella fossa degli uomini
La loro, la mia
E poi più niente… E poi più niente…
Il loro passo si scioglie
Perché la terra non riesce a trattenere
Sento il respiro che congiura
Il cuoio delle scarpe non inganna
E i loro volti azzannano il tempo rimasto
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10. |
Emilia Paranoica
04:32
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Un freddo più pungente accordi secchi e tesi
segnalano il tuo ingresso nella mia memoria
Consumami distruggimi è un po’ che non mi annoio
Aspetto un'emozione sempre più indefinibile
Teatri vuoti e inutili potrebbero affollarsi
se tu ti proponessi di recitare te
Emilia Paranoica…
Brucia Tiro, Sidone il roipnol fa un casino
se mescolato all'alcool, bombardieri su Beirut!
Due-tre-quattro plegine
Chiedi a settantasette se non sai come si fa
Posso essere uno stupido felice
un prepolitico, un tossicomane
quello che se ne va nelle storie d'amore
camminare leggero soddisfatto di me
da Reggio a Parma, da Parma a Reggio,
a Modena, a Carpi, a Carpi al Tuwat!
EMILIA PARANOICA!
Emilia di notti agitate per salvare la vita
Emilia di notti tranquille, Emilia di notti ricordo
Emilia di notti d'attesa di non so più
quale amor mio che non muore
e non sei tu e non sei tu…
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11. |
Jean
05:33
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Sono giorni che penso a te
Sono giorni che i pensieri si accavallano e tutto perde fuoco.
E la linea sottile che divide il lato buono della strada da quello feroce è come una mattina soleggiata del ‘78
Si sentono le urla, gli spari sulla folla.
Il vuoto elettrico di un pensiero unico che decapita un ricordo
Sono giorni che penso a te
E sono giorni che il pensiero del Monte Pàdrio mi riporta a te
E non è più un tormento, solo il graffio di averti in un posto che non ci appartiene ma ci avvolge straniti
Una specie di luce simile al nulla
Che si apre e si chiude…
Che si apre e si chiude…
Jean! Per questo ti chiamo!
Jean! Per questo ti chiamo!
" Non c'è un solo pezzo di te che non mi riguardi, che non mi spinga a rintracciare la tua anima scompigliata nel bel mezzo di uno sciopero della vita, di una vertenza d'amore, di una rivendicazione di un sorriso tagliato a metà"
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Il Vuoto Elettrico Brescia, Italy
Il Vuoto Elettrico nasce a Bergamo su impulso di tre bresciani e si avvia in breve tempo verso la realizzazione del disco
d'esordio "Virale"
Chitarre taglienti di stampo noise si incrociano con ritmiche serrate e atipiche, (produzione artistica di Fabio Magistrali)
Il nuovo CD TRAUM è prodotto da Xabier Iriondo (Afterhours) per un nuovo salto verso sonorità spigolose di matrice post-punk
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